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Trump, che ieri ha dimostrato il suo totale odio contro l’Europa sua alleata da quasi 80 anni, ordina di imporre dazi commerciali a tutti, soprattutto a Cina ed Europa. Ma l’Europa risponderà con grande forza. L’unica variamente è la camicetta nera italiana che si schiera dalla parte di Trump.

Washington, 24 Feb 2025 - "L'Unione europea non ci tratta bene sul commercio". Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annunciando l'introduzione di dazi reciproci nei confronti degli alleati e dei rivali commerciali. "Se ci impongono un dazio doganale o una tassa, noi applichiamo loro esattamente lo stesso dazio o tassa, è semplice", ha detto Trump dalla Casa Bianca, aggiungendo che sul piano commerciale gli alleati "spesso si comportano peggio dei nostri nemici", "Se si guarda ai singoli Paesi e si osserva quanto ci fanno pagare, in quasi tutti i casi ci fanno pagare molto di più di quanto noi facciamo pagare loro - ha detto - quei giorni sono finiti".

Sebbene l'annuncio di Trump sia di oggi, giovedì 13, in vigore non è ancora entrato nulla: ci vorrà un po' di tempo per sapere esattamente quali cambiamenti apporterà l'amministrazione Usa. Howard Lutnick, nominato da Trump segretario al commercio ha detto ai giornalisti che presenteranno nuove cifre paese per paese entro il 2 aprile.

Il presidente ha detto che le sue priorità sono gli esempi più "evidenti" di iniquità nel commercio, compresi i Paesi che hanno grandi eccedenze commerciali e alti tassi tariffari. Un funzionario dell'amministrazione ha detto che Trump "è più che felice di abbassare le tariffe se i Paesi vogliono abbassarle". Ma l'amministrazione ha detto che prenderà in considerazione anche le altre imposte che i Paesi applicano alle merci importate. Peter Navarro, consigliere di Trump per il commercio, ha citato l'imposta sul valore aggiunto (IVA) dell'Unione Europea come "manifesto" di quella che l'amministrazione considera una tassa ingiusta, lo riporta il New York Times. 
L'annuncio di Trump è una di quelle mosse che cambiano le regole del gioco nell'attuale sistema commerciale mondiale, così come quelle sull'Ucraina o quella su Gaza stanno sconvolgendo relazioni politiche consolidate, e ancora una volta l'obiettivo è l'Europa, oltre alla Cina. Non a caso Trump ha sottolineato che i nuovi dazi verranno applicati a partire da quei paesi con i quali gli Stati Uniti hanno il maggiore deficit commerciale. Saranno giorni difficili per l'Italia, che nel 2024 ha accumulato un surplus commerciale di quasi 44 miliardi di dollari con Washington. In Europa siamo secondi solo la Germania, che ha un surplus di circa 89 miliardi. Cifre ben lontane dai 295 miliardi di dollari di deficit che gli Usa hanno con Pechino o i 172 miliardi con il Messico, ma che ci mettono comunque in prima fila nel ricevere le sanzioni, mascherate da dazi, di Trump.

I Paesi dell'Unione europea non impongono dazi sulle importazioni in modo autonomo: sono decisioni prese collettivamente a Bruxelles, e anche sul valore aggiunto i tassi applicati possono oscillare tra un minimo e un massimo. Le regole sono uguali per tutti, ma dati i valori degli sbilanci i Paesi più colpiti saranno Germania e Italia. Ad Aprile si vedrà se le ‘relazioni speciali’ con Trump e Musk hanno un significato reale.

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