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Cs disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, varato il percorso diagnostico terapeutico.

Cagliari, 19 Feb 2025 - La Regione affronta con decisione una problematica di salute che interessa sempre più persone anche in Sardegna, con pesanti risvolti in termini sociali e psicologici: i Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. L’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, ha infatti portato nell’ultima Giunta una delibera, approvata, che definisce i servizi sanitari dedicati e il relativo percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale regionale. “La Regione finalmente colma un vuoto importante e struttura un percorso completo, dalla diagnosi all’assistenza, che verrà realizzato dalle asl entro i prossimi sei mesi, per quello che è considerato ‘il male del secolo’”, annuncia il titolare della Sanità.

“I disturbi della nutrizione sono patologie complesse caratterizzate da un comportamento alimentare disfunzionale, in forte aumento negli ultimi decenni. Per le loro specificità, associate spesso a problematiche di tipo psichico, biologico, familiare, socioculturale, possono dirsi un male del secolo, più subdolo di altri perché spesso nascosto ma non meno dannoso”, specifica infatti l’assessore, che poi aggiunge: “I Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono un vero e proprio problema di salute pubblica e pertanto richiedono specifici protocolli e trattamenti multidisciplinari”. Ed è proprio su questo fronte che si è attivato l’Assessorato.

La necessità di delineare un Pdta regionale nasce dall’esigenza di creare un modello standard di riferimento per il sistema sociosanitario regionale, che garantisca omogeneità e continuità delle cure su tutto il territorio regionale. Un percorso già avviato attraverso il Fondo DNA 2022-23 ed il piano di attività biennale sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che ora trova finalmente attuazione, in alcune sue specifiche parti, attraverso l’impulso dell’esecutivo regionale.

 “Il Percorso Diagnostico Terapeutico e assistenziale è stato predisposto attraverso un tavolo tecnico di confronto con le aziende sanitarie, le aziende ospedaliero universitarie, l’Arnas Brotzu, le società scientifiche e le associazioni di settore, che hanno supportato la Direzione Generale della Sanità nella definizione del modello di riferimento diagnostico-terapeutico”, spiega ancora l’assessore. 

“Dopo l’approvazione del Pdta, sarà ora compito della Direzione generale della Sanità, con il supporto del Tavolo tecnico regionale, monitorare l’applicazione delle linee guida in ciascun contesto territoriale entro i prossimi sei mesi”, conclude Bartolazzi. Com

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