Oristano, 20 Feb 2025 – Ieri mattina, durante un’operazione congiunta, i Carabinieri delle Compagnie di Oristano e di Torre del Greco, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Oristano, nei confronti di due individui, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, ritenuti responsabili di due episodi di truffa aggravata in concorso ai danni di due donne anziane residenti ad Oristano e Ruinas.
Il provvedimento scaturisce da una articolata indagine condotta dai Carabinieri delle Compagnie di Oristano e Mogoro nel mese di maggio 2024 quando due pensionate, rispettivamente di 85 e 88 anni, si erano presentate nelle caserme di Oristano e di Ruinas denunciando che ignoti, utilizzando lo stesso “modus operandi” e qualificatisi in entrambe le occasioni come sedicenti avvocati, erano riusciti a farsi consegnare la somma complessiva di 9.000 euro (3.000 per la malcapitata di Oristano e 6.000 per quella di Ruinas).
L’attività investigativa ha poi rivelato che i sospettati avevano adottato la modalità del "finto avvocato", ingannando le vittime con artifici e raggiri, facendole credere che i due nipoti, nel primo caso e la figlia nel secondo, avevano investito una donna anziana con la macchina e, per evitare conseguenze ben più gravi quali l’arresto, avrebbero dovuto pagare una cauzione (di 9.000 euro per la truffa commessa a Oristano e 6.500 per quella di Ruinas), spiegando loro che avrebbe mandato suo figlio a ritirare il contante.
L’anziana di Ruinas, oltre al denaro contante, consegnava anche vari monili in oro per un peso complessivo di 125 grammi. Da qui inizia da parte dei militari dell’Arma una puntuale e meticolosa indagine; l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata dei Comuni interessati dal passaggio dei due (Oristano, Ruinas, Villaurbana e Mogorella), poste a sistema con gli accertamenti sulle liste dei passeggeri delle società di navigazione da e per la Sardegna e con gli esisti delle individuazioni e riconoscimenti fotografici, hanno consentito di identificare con assoluta certezza gli indagati, raccogliere univoci e concordanti indizi di colpevolezza e di richiederne all’Autorità Giudiziaria una misura cautelare.
Le modalità della condotta del crimine, denotano l’esistenza di un elevato grado di organizzazione e di una meticolosa pianificazione del colpo, con uno spostamento organizzato dalla Campania eseguito dopo aver ricercato e “studiato” la vittima, acquisendo informazioni sulle sue abitudini, sulla composizione del nucleo familiare, ecc. La circostanza che siano state individuate persone sole, molto anziane ed evidentemente impressionabili, che sia stata fatta leva sul loro comprensibile spavento per le sorti dei loro affetti e che si sia sfruttato tale sentimento per sottrarle ingenti somme di denaro e preziosi, è indicativa della totale assenza di remore di chi “criminalmente” agisce, non mostrando la benché minima compassione.
I due arrestati, che dovranno rispondere di “truffa aggravata dalla minorata difesa della vittima in riferimento alla sua età”, sono ora rinchiusi nella Casa Circondariale “G. Salvia” di Napoli-Poggioreale” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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