Parigi, 6 Mar 2025 - "La nostra prosperità e sicurezza sono diventate più incerte". Inizia così il messaggio che il presidente francese Emmanuel Macron rivolge alla nazione alla vigilia del vertice europeo straordinario di domani con al centro la situazione in Ucraina e la difesa comune europea. Dopo l'epico scontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello ucraino Volodymir Zelensky, Macron parla di una"nuova era" in cui il Vecchio Continente deve pensare alla propria sicurezza. Aleggia lo spettro della Russia, che "è diventata una minaccia per tutta l'Europa" non solo per l'Ucraina, dice il presidente francese, minaccia che diventa ancora più concreta per i timori di un disimpegno statunitense sia nel supporto a Kiev che nella difesa dell'Europa.
La Russia del presidente Putin ha mobilitato soldati nordcoreani ed equipaggiamento iraniano, viola i nostri confini per assassinare gli oppositori, manipola le elezioni in Romania e Moldavia", afferma il presidente francese. Si tratta di "un'aggressività che non sembra conoscere frontiere. E nel frattempo la Russia continua a riarmarsi devolvendo più del 40% del suo Pil e prevedendo di avere nel 2030 300mila soldati supplementari, 3mila carri armati e 300 caccia in più". Da qui il monito dell'inquilino dell'Eliseo: "Chi può credere che la Russia si fermerà all'Ucraina?". Macron riflette che dunque oggi "non possiamo più credere alla Russia sulla parola", soprattutto dopo che la stessa in passato ha violato gli accordi stipulati a Minsk con Ucraina, Francia e Germania dopo l'occupazione della Crimea e il sostegno armato ai separatisti filorussi nel Donbass.
Di fronte a questi pericoli per la sicurezza europea, il presidente francese sottolinea che "restare spettatori sarebbe una follia" e che "la pace non può essere la capitolazione dell'Ucraina". Per questo annuncia per la prossima settimana a Parigi una riunione dei Capi di Stato Maggiore che vogliono assumersi la responsabilità di una pace duratura, anche con il coinvolgimento di truppe sul terreno con l'obiettivo "di garantire il rispetto della pace una volta firmata".
Parte del discorso del leader dell'Eliseo è però dedicata al rapporto con gli Stati Uniti. Pur ribadendo la fedeltà al partenariato transatlantico, Macron dichiara che "dobbiamo fare di più per rafforzare la nostra indipendenza in materia di difesa e sicurezza" perché "il futuro dell'Europa non può essere deciso a Washington o Mosca". Da qui l'appello a tutti i partner europei ad incrementare le proprie capacità di difesa e l'apertura ad estendere al resto dei paesi europei la copertura dell'ombrello nucleare francese.
"Attraverso le due leggi di programmazione militare, in dieci anni la Francia avrà raddoppiato il bilancio per le sue forze armate", ha annunciato Macron pur sottolineando la necessità che gli armamenti "siano acquistati e prodotti su suolo europeo" anche grazie ad investimenti comuni con i partner nel continente.
Infine un attacco all'intenzione di Trump di applicare dazi alle merci europee come fatto con Canada e Messico. Macron l'ha definita senza esitazione "incomprensibile che avrà conseguenze sia per l'economia americana che per la nostra". Da qui l'ultimo messaggio del presidente francese per una maggiore autonomia strategica da Washington in tutti i campi: "il nostro destino è essere più indipendenti, non solo militarmente. L'indipendenza economica, tecnologica, industriale e finanziaria sono necessità".
Comments are closed.