Lunamatrona (SU), 10 Mar 2025 – Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Lunamatrona, nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, stante la fase attuale delle indagini preliminari, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, una donna residente nel comune, vittima di reiterati atti persecutori da parte dell'ex compagno.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Cagliari su richiesta della Procura della Repubblica, è il risultato di un’attività investigativa avviata a gennaio scorso, quando la donna, esasperata dalla continua pressione psicologica subita, si era presentata presso la Stazione dei Carabinieri di Lunamatrona per denunciare i comportamenti dell’ex fidanzato, un operaio 46enne di Villanovaforru, già noto alle forze dell’ordine.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, l'uomo avrebbe messo in atto una lunga e dolorosa serie di comportamenti vessatori, risalenti addirittura al 2006, caratterizzati da continui messaggi, telefonate insistenti, minacce, ingiurie e pedinamenti, con brevi periodi di apparente interruzione. Tali atteggiamenti hanno generato nella vittima un costante stato d’ansia e timore per la propria sicurezza, costringendola a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita.
Dopo la denuncia, i militari di Lunamatrona, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Cagliari, hanno avviato approfonditi accertamenti, raccogliendo gravi e concordanti elementi a carico dell’indagato. Quindi alla luce della gravità delle condotte e del concreto rischio di reiterazione dei comportamenti minacciosi, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’applicazione del divieto assoluto di avvicinamento alla persona offesa, alla sua abitazione e ai luoghi da lei abitualmente frequentati, imponendo una distanza minima di 500 metri.
L’esecuzione della misura, finalizzata a tutelare la vittima e a garantirle condizioni di sicurezza e serenità, è stata immediatamente comunicata all’Autorità Giudiziaria da parte dei Carabinieri, che continueranno a monitorare la situazione per prevenire ulteriori episodi di violenza o minaccia.
L’Arma dei Carabinieri conferma il proprio costante impegno nel contrasto alla violenza di genere e nella protezione delle persone vulnerabili, invitando chiunque si trovi in situazioni simili a non esitare a chiedere aiuto attraverso il Numero Unico di Emergenza 112, attivo 24 ore su 24.
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