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Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Cagliari e i colleghi della compagnia di Quartu S.E. arrestano un dirigente comunale per l’ipotesi di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Sestu (CA), 10 Mar 2025 – Ieri pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cagliari, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Quartu Sant’Elena, nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, stante la fase attuale delle indagini preliminari, hanno arrestato un dipendente del Comune di Sestu, per l’ipotesi presunta del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità.

L’arresto è giunto a conclusione di una complessa attività investigativa avviata nei giorni scorsi, a seguito della denuncia formalizzata dai responsabili di un’azienda incaricata della realizzazione, nel territorio comunale di Sestu, del primo impianto nazionale per la produzione di idrogeno tramite energia fotovoltaica.

Secondo quanto emerso dalle indagini finora svolte, il funzionario, approfittando della propria posizione, avrebbe preteso una somma di denaro contante, suddivisa in due tranche, quale corrispettivo illecito per garantire la rapida definizione dell’iter burocratico e il rilascio di alcune delle autorizzazioni necessarie per la prosecuzione dei lavori.

Pertanto, i militari, una volta raccolta la denuncia e d’intesa con la Procura della Repubblica del capoluogo sardo, gli investigatori dell’Arma hanno pianificato una consegna controllata del denaro, riuscendo a sorprendere l’uomo subito dopo aver ricevuto la ‘mazzetta’. Al momento dell’arresto, l’impiegato è stato trovato ancora in possesso delle banconote, che sono state immediatamente sottoposte a sequestro quale corpo del reato.

Le attività dei Carabinieri sono poi proseguite con accurate perquisizioni domiciliari e presso l’ufficio comunale del funzionario. E all’interno dei luoghi ispezionati, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi supporti informatici e un’ulteriore somma di denaro contante, ritenuta possibile provento di analoghe condotte illecite.

L’arrestato, ultimate le formalità di rito, è stato condotto e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Uta dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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