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Eseguita ordinanza d’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 53enne dai Carabinieri della Stazione di Sant’Antioco.

Sant'Antioco (SU), 11 marzo 2025 – Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Sant'Antioco, nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, stante la fase attuale delle indagini preliminari, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Cagliari, nei confronti di un 53enne operaio residente in paese, indiziato del reato di atti persecutori.

Il provvedimento restrittivo è il risultato di una delicata attività investigativa, avviata a seguito di una querela presentata nel mese di gennaio scorso da un 39enne che aveva denunciato comportamenti ossessivi e minacciosi da parte dell’indagato. Pertanto, secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, le condotte persecutorie sarebbero riconducibili a gelosie legate a una relazione sentimentale che la vittima aveva intrapreso con l’ex compagna del 53enne.

Quindi durante le indagini è emerso come il denunciante avesse subito minacce e appostamenti presso il luogo di lavoro, episodi che avevano creato in lui un costante stato d'ansia e paura, al punto da temere seriamente per la propria incolumità.

A questo punto visti gli elementi raccolti e della gravità dei comportamenti messi in atto, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto necessario adottare una misura coercitiva per impedire ulteriori episodi persecutori, disponendo per il soggetto la misura degli arresti domiciliari, da scontare presso la propria abitazione, dove è stato tradotto al termine delle formalità di rito.

I Carabinieri della Stazione di Sant’Antioco, che continuano a monitorare attentamente l’evolversi della vicenda, hanno immediatamente informato l’Autorità Giudiziaria della compiuta esecuzione del provvedimento.

L’Arma dei Carabinieri rinnova ancora una volta l’invito a tutti coloro che si trovano vittime di minacce, violenze o atti persecutori, a non esitare a rivolgersi ai presidi dell’Arma presenti sul territorio, dove personale qualificato è pronto a offrire ascolto, protezione e assistenza, attivando ogni strumento previsto dalla legge per la tutela della sicurezza e della dignità delle persone.

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