Press "Enter" to skip to content

Tregua di 30 giorni, sì di Kiev. Tornano gli aiuti Usa. Trump: “Parlo con Putin, spero accetti”.

Gedda, 12 Mar 2025 - Una tregua temporanea di 30 giorni tra l'Ucraina e la Russia, proposta da Washington e accolta da Kiev, che può essere estesa di comune accordo tra le parti. E' questo il risultato ottenuto a Gedda, in Arabia Saudita, nei colloqui durati circa 8 ore tra funzionari ucraini e americani. Lo si legge nella dichiarazione congiunta diffusa al termine dell'incontro, che sottolinea come si siano oggi compiuti passi importanti per arrivare a una pace duratura per l'Ucraina. Un percorso che deve però avere il via libera da Mosca.
"Oggi a Gedda, in Arabia Saudita, sotto la cortese ospitalità del principe ereditario Mohammed bin Salman, gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno compiuto passi importanti per ripristinare una pace duratura per l'Ucraina'', si legge all'inizio della dichiarazione congiunta. ''I rappresentanti di entrambe le nazioni hanno elogiato il coraggio del popolo ucraino in difesa della propria nazione e hanno convenuto che ora è il momento di iniziare un processo verso una pace duratura'', prosegue la dichiarazione. 

La parola passa poi a Kiev, con ''la delegazione ucraina che ha ribadito la profonda gratitudine del popolo ucraino al presidente Trump, al Congresso degli Stati Uniti e al popolo degli Stati Uniti per aver reso possibile un progresso significativo verso la pace''. Quindi, ''l'Ucraina ha espresso la disponibilità ad accettare la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco immediato e provvisorio di trenta giorni, che può essere esteso di comune accordo tra le parti e che è soggetto all'accettazione e all'attuazione simultanea da parte della Federazione Russa''.

E saranno proprio ''gli Stati Uniti che comunicheranno alla Russia che la reciprocità russa è la chiave per raggiungere la pace''. In risposta alla disponibilità dimostrata da Kiev, ''gli Stati Uniti annulleranno immediatamente la sospensione nella condivisione dell'intelligence e riprenderanno l'assistenza alla sicurezza all'Ucraina'', prosegue la dichiarazione congiunta.

Nel testo emerge inoltre che ''le delegazioni hanno anche discusso l'importanza degli sforzi per il soccorso umanitario come parte del processo di pace, in particolare durante il cessate il fuoco, incluso lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di detenuti civili e il ritorno dei bambini ucraini trasferiti forzatamente'' in Russia. ''Entrambe le delegazioni hanno concordato di nominare i loro team di negoziazione e di iniziare immediatamente i negoziati verso una pace duratura che garantisca la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina. Gli Stati Uniti si sono impegnati a discutere queste proposte specifiche con i rappresentanti della Russia. La delegazione ucraina ha ribadito che i partner europei saranno coinvolti nel processo di pace'', sottolinea il testo.
''Infine, i presidenti di entrambi i paesi hanno concordato di concludere il prima possibile un accordo completo per lo sviluppo delle risorse minerarie critiche dell'Ucraina per espandere l'economia ucraina, compensare il costo dell'assistenza americana e garantire la prosperità e la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina'', si conclude la dichiarazione congiunta.

Se la Russia non accetterà il cessate il fuoco di trenta giorni proposto dagli Usa "allora sapremo purtroppo chi è l'ostacolo alla pace qui". Lo ha dichiarato ai cronisti il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, dopo i colloqui americano-ucraini di Gedda.
A chi gli chiedeva se Mosca avrà un termine entro il quale rispondere alla proposta di tregua, Rubio ha risposto: "Sottoporremo loro l'offerta. Gli diremo che c'è questo sul tavolo. L'Ucraina è pronta a smettere di sparare e iniziare a parlare, e toccherà a loro dire di sì o di no". "Spero che diranno di si", ha proseguito Rubio, "se lo faranno, credo che avremo fatto grandi progressi. Se diranno di no, allora purtroppo sapremo chi sia l'ostacolo alla pace qui".

Gli Usa 'revocheranno immediatamente' la sospensione degli aiuti all'Ucraina, e della condivisione di informazioni di intelligence. Lo si legge nella dichiarazione congiunta dopo i colloqui a Gedda. 

"Accogliamo con favore le notizie giunte oggi da Gedda sui colloqui tra Stati Uniti e Ucraina, tra cui la proposta di un accordo di cessate il fuoco e la ripresa della condivisione dei servizi di intelligence e dell'assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti. Si tratta di uno sviluppo positivo che può rappresentare un passo avanti verso una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina.
La palla è ora nel campo della Russia. L'Ue è pronta a svolgere appieno il suo ruolo, insieme ai suoi partner, nei prossimi negoziati di pace". Lo scrivono su X i vertici dell'Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa.

Donald Trump ha dichiarato che inviterà di nuovo Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, sperando che non gli stia preparando un’altra trappola assieme al suo amico e camerata Vice Vance, meno di due settimane dopo il durissimo scontro verbale con il presidente ucraino nello Studio Ovale. Lo ha indicato, interrogato dalla stampa americana, lo stesso presidente degli Stati Uniti, al termine dei colloqui di Gedda durati nove ore.

Il capo dello staff della presidenza ucraina, Andriy Yermak, ha detto che la Russia deve mostrare "molto chiaramente" di volere la pace in Ucraina dopo i colloqui con gli Stati Uniti in Arabia Saudita. "La Russia deve dire, molto chiaramente, che vuole la pace o no, che vuole porre fine a questa guerra, che ha iniziato, o no", ha detto Yermak ai giornalisti a margine degli incontri a Gedda. "Oggi abbiamo dimostrato a tutto il mondo che noi vogliamo la pace", ha aggiunto. 

"Accolgo con favore i progressi compiuti nei colloqui tra gli Stati Uniti e l'Ucraina svoltisi oggi a Gedda, in particolare sull'idea di un possibile cessate il fuoco di 30 giorni. Ora la palla è chiaramente nel campo della Russia". Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron. "La Francia e i suoi partner - continua Macron - restano impegnati a favore di una pace solida e duratura, sostenuta da solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina". 

Il capo della Cia, John Ratcliffe, e quello dell'intelligence esterna russa (Svr), Serghei Naryshkin, hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno concordato di mantenere "contatti regolari" tra loro "allo scopo di contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché a ridurre lo scontro nei rapporti tra Mosca e Washington". Lo riferisce l'Svr in un comunicato ripreso dall'agenzia Tass. 

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from PRIMO PIANOMore posts in PRIMO PIANO »

Comments are closed.