Cagliari, 19 Mar 2024 - “Abbiamo ascoltato gli spunti e le richieste presentati dal mondo della finanza, delle coop, delle professioni e dei settori produttivi. Lavoriamo e lavoreremo per sfruttare il potenziale della ancora fragile economia della Sardegna e per frenare così lo spopolamento dei territori”.
Alla fine di un lungo ciclo di audizioni pomeridiane il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Solinas, fa il punto sui lavori del “parlamentino”, che riprenderanno domani alle 10 con le audizioni del mondo della scuola e degli enti locali.
Questa sera è stata la volta di Banca di Cagliari, la prima a intervenire col presidente Aldo Pavan seguito dal presidente della Sfirs, Tonino Chironi, che ha sollecitato “risorse per accelerare sulla digitalizzazione e tempi più rapidi per le istruttorie dei finanziamenti e contributi”. Sempre per la Sfirs il direttore generale Massimo Concas ha elogiato l’azione della Regione che “punta alla cartolarizzazione dei crediti dell’assessorato all’Industria per ripulire il bilancio regionale”.
Il direttore generale del Banco di Sardegna, Mauro Maschio, ha ricordato la “fortissima vocazione territoriale dell’istituto” che rappresenta un argine allo spopolamento nei piccoli comuni sardi e ha sottolineato la necessità di “favorire la crescita delle imprese sarde sotto il profilo manageriale”. Per la Fondazione di Sardegna, “per patrimonio nona fondazione bancaria italiana” ha parlato il presidente Giacomo Spissu, che ha ricordato: “La nostra missione è sostenere il volontariato, la cultura e lo sport sul territorio e verso questi settori scarichiamo il 30 per cento dei risultati della nostra gestione. Nel triennio contiamo di arrivare a 110 milioni di euro di erogazioni”. Spissu, che è stato presidente del Consiglio regionale, ha aggiunto: “E’ una manovra complessa, nella quale chiaramente i bisogni della collettività sarda superano le dotazioni finanziarie”.
Per Roberta Angius (Osservatorio Confidi) “i consorzi fidi servono a colmare il divario tra banca e imprese sarde, per contribuire alla salvaguardia del territorio”. Angius ha sollecitato “il raddoppio dello stanziamento per i fondi rischi della pesca e dell’agricoltura”.
Dal mondo degli artigiani è arrivata invece la richiesta di aumentare le risorse (attualmente 10 milioni di euro) della legge 949 del 1952, quella che fornisce agli artigiani contributi per il rinnovo dei mezzi e delle attrezzature”. Richiesta condivisa anche da Francesco Porcu, segretario della Cna, che ha sollecitato la costituzione di “un fondo rotativo per il credito artigiano” e ha denunciato “i limiti di una programmazione segnata dal ricorso agli esercizi provvisori”.
Confindustria è intervenuta con Antonello Argiolas e ha segnalato che “energia e trasporti sono il primo cruccio degli imprenditori e generano bassa competitività. Soltanto il trasporto merci ci costa 37 milioni di euro in più parecchie aziende sono sul punto di chiudere”. Invece Paola Cogotti (Confprofessioni) ha chiesto alla commissione Bilancio “risorse per l’internazionalizzazione delle aggregazioni tra i professionisti”. Per Confapi, intervenuta con la vicepresidente Valeria Fadda, “è necessario procedere verso la semplificazione burocratica della macchina regionale e contare per tempo sui finanziamenti”.
Federalberghi con il suo leader Paolo Manca si è soffermato sulla “mancanza in questa manovra di politiche per il turismo quando ci sono province come Trento che investono 70 milioni di euro in promozione turistica e in comunicazione”. Manca ha denunciato anche i problemi del trasporto aereo (continuità e rotte), dell’abusivismo presente nel mondo dei bed and breakfast ma ha annunciato dati positivi: “Nel 2025 stimiamo un 10 per cento in più rispetto al venduto turistico del 2024 ma Croazia, Turchia e altri Paesi stanno realizzando strutture nuove e rischiano di prendersi parte del nostro mercato”. Sul fronte dei trasporti anche Confcommercio col presidente Sebastiano Casu ha detto la sua: “E’ una battaglia, la più importante, che deve essere fatta con l’Ue”
La Confeservizi Cispel con il direttore generale Ottavio Castello ha domandato un incremento del fondo unico degli enti locali e ha assicurato: “Siamo a fianco della Regione nella vergognosa vertenza delle entrate con lo Stato”.
Il tema del commercio è stato trattato da Roberto Bolognese (Confesercenti), che ha dato i numeri della Camera di commercio di Cagliari e Oristano: “Ventottomila aziende producono il 18 per cento di valore aggiunto con un indice di occupazione del 28 per cento. Ricordo promesse della presidente Todde su questo comparto ma non vedo atti concreti”. Com
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