Roma, 24 Mar 2025 - Dopo l'imprevista tappa a Santa Maria Maggiore, dove il Pontefice si è raccolto pochi minuti in preghiera, Papa Francesco è rientrato in Vaticano e si sta recando a Santa Marta dove resterà in convalescenza per almeno due mesi. Il Papa è apparso dimagrito e nel tragitto in auto ha dovuto far ricorso ai naselli per l'ossigeno.
Papa Francesco è arrivato nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Un cambio di percorso all'ultimo minuto. Nel tragitto che dal Gemelli doveva portarlo in Vaticano, il Pontefice ha deciso di andare a raccogliersi in preghiera davanti all'icona della Salus Populi Romani.
Questa mattina, prima di affacciarsi dal balcone per un saluto e per impartire la benedizione, Papa Francesco ha salutato brevemente il personale e i vertici dell’Università Cattolica e del Policlinico Gemelli: il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, professoressa Elena Beccalli; il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, dottor Daniele Franco; inoltre il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, professor Antonio Gasbarrini; il Vicepresidente della Fondazione Policlinico Gemelli, dottor Giuseppe Fioroni; il Direttore generale della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS, professor Marco Elefanti, l’Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica, S.E. Monsignor Claudio Giuliodori, e il professor Sergio Alfieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Medico-Chirurgiche del Policlinico e Responsabile dell’equipe medica del Gemelli; il direttore sanitario della Fondazione Policlinico Gemelli, dottor Andrea Cambieri.
“Abbi cura di te, Francesco”. Sono ancora visibilmente sorpresi i tanti fedeli che stavano visitando la basilica di Santa Maria Maggiore quando è arrivata la 500 bianca con a bordo Papa Francesco, appena dimesso dal policlinico Agostino Gemelli. In poco tempo si sono assiepati lungo le transenne disposte dalle forze dell'ordine, senza sapere chi stava arrivano. “Il Papa, sta arrivando il Papa”, li hanno avvertiti. E così, telefonini in mano, hanno voluto immortalare il momento. Francesco non è mai sceso dall'auto e si è fermato solo per qualche minuto per una preghiera, poi il corteo ha ripreso la strada verso il Vaticano. “Non ci posso credere, era proprio il Papa”, sorridono alcune ragazze mentre gli agenti di polizia cercando di arginare la folla all'inseguimento dell'auto papale.
In occasione della dimissione del Santo Padre, la famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS desiderano rivolgere a Papa Francesco un sentito augurio per la Sua convalescenza. Nel contempo, lo ringraziano per l’incomparabile testimonianza offerta durante il periodo di degenza.
Molte persone malate si sono rispecchiate in una sofferenza che Papa Francesco ha voluto condividere e non nascondere, a conferma della profonda umanità che contraddistingue tutto il Suo Magistero. Se davvero la Chiesa è chiamata a essere ospedale da campo, come ha detto Papa Francesco, il Policlinico Gemelli e la Facoltà di Medicina e Chirurgia ad esso collegata non possono che rallegrarsi per aver potuto dare il proprio contributo alla guarigione del Santo Padre.
Dal ricovero iniziato il 14 febbraio scorso, i medici e gli infermieri hanno espresso in maniera esemplare la loro professionalità, dedizione ed umanità, nel segno di quella vocazione alla cura appassionatamente descritta dallo stesso Papa Francesco. A loro va il più sentito e sincero ringraziamento per aver prestato cure di elevatissima qualità, come fanno quotidianamente con tutti i pazienti loro affidati.
È con questi sentimenti di gioia e filiale devozione che le comunità del Policlinico e dell’Ateneo esprimono la loro riconoscenza a Papa Francesco e assicurandoGli la vicinanza e il sostegno nella preghiera.
Elena Beccalli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Daniele Franco, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Ircss
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