Kiev, 31 Mar 2025 – Il presidente statunitense Donald Trump, in un'intervista a Nbc News, ha detto di essersi "infuriato" quando il presidente russo Vladimir Putin ha criticato la credibilità della leadership del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che i commenti "non vanno nella giusta direzione".
"Se io e la Russia non saremo in grado di trovare un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina, e se riterrò che sia colpa della Russia - cosa che potrebbe non essere - ma se riterrò che sia colpa della Russia, metterò delle tariffe secondarie sul petrolio, su tutto il petrolio che esce dalla Russia", ha detto Trump in una telefonata di prima mattina con NBC News domenica. "Ci sarà una tariffa del 25% su tutto il petrolio, una tariffa da 25 a 50 punti su tutto il petrolio".
Nella stessa intervista, peraltro, Trump ha detto che prevede di parlare con Putin in settimana.
"Non penso che Putin si rimangerà la parola", ha detto Trump secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Poche ore prima il presidente aveva criticato il leader russo per aver minato la credibilità di Zelensky e ipotizzato un'amministrazione transitoria per l'Ucraina, minacciando forti sanzioni contro la Russia.
"È una scadenza psicologica. Se penso che ci stanno prendendo in giro, non sarò felice". Così Donald Trump ha risposto a chi gli chiedeva se ci fosse una scadenza entro la quale Vladimir Putin può accordare il cessate il fuoco con l'Ucraina.
Ci saranno ''grandi problemi'' se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non accetterà l'accordo con gli Stati Uniti sulle terre rare. È l'avvertimento del presidente americano Donald Trump rivolto tramite un colloquio con i giornalisti al seguito sull'Air Force Once. ''Vedo che sta cercando di tirarsi indietro dall'accordo sulle terre rare. E se lo fa avrà alcuni problemi. Grossi, grossi problemi'', ha affermato Trump.
E tra le farneticazioni del vecchio presidente americano e i suo beceri ricatti, Ieri sera è stato dichiarato un allerta aerea a Kiev e in diverse regioni dell'Ucraina. Il motivo dell'allerta è la minaccia dell'impiego di droni d'attacco e di armi balistiche". Lo riporta Rbc-Ucraina citando l'Aeronautica militare dell'Ucraina, precisando che sono stati registrati "droni nemici a ovest di Donetsk, a est di Kharkiv, a nord di Sumy, nonché nella parte orientale e centrale delle regioni di Chernihiv.
"La Russia merita una pressione maggiore, merita tutti i duri provvedimenti che possono indebolire la sua capacità di combattere il suo sistema che altro non vuole che la guerra. Sono necessarie sanzioni contro la Russia". Lo ribadisce su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "L'Ucraina ha bisogno di più forze di difesa aerea - aggiunge -. È necessaria maggiore interazione e unità tra tutti i partner".
Dmitry Rogozin, rappresentante dell'oblast di Zaporizhzhia nella Camera Alta di Mosca, ha espresso la convinzione che la Russia debba intraprendere dei colloqui "non tanto con l'Ucraina, quanto con l'Unione europea". Rispondendo a una domanda sui negoziati tra Usa, Russia e Ucraina, in un'intervista al Corriere della Sera, Rogozin ha commentato. "Non ne sono entusiasta, ho molti timori, e nella società e nella politica russa credo di non essere il solo". "Non vorrei che questa guerra venisse solo congelata e riprendesse dopo un po' di tempo, solo perché le cause principali non sono state eliminate. Io credo che dovremmo parlare non tanto con l'Ucraina, quanto con l'Unione europea, che sostiene Kiev. Non riesco a capire perché Bruxelles si sia schierata in modo acritico con loro", ha sottolineato.
"C'è una paura storica nei nostri confronti che mi sembra diventata più forte del buon senso", ha insistito Rogozin. "Bruxelles ha scelto Kiev perché non si fidava di noi, e non ha mai voluto ascoltare anche le nostre ragioni. Il popolo russo, che si sentiva europeo, ha provato una colossale delusione nei confronti dell'Europa", ha aggiunto.
Secondo il funzionario russo, "l'America vuole trasformare l'Ucraina in una sua colonia. "Trump vuole avere indietro ogni dollaro investito dal suo Paese in questi anni. Hanno dato soldi per sparare sui nostri soldati, e ora vogliono pure il risarcimento", ha commentato.
La Russia risponde con un "no" categorico all'idea di inviare in Ucraina forze di pace provenienti dai Paesi che riforniscono Kiev di armi. Lo ha dichiarato Kirill Logvinov, direttore del Dipartimento per le Organizzazioni Internazionali del Ministero degli Esteri russo, in un'intervista alla Tass.
Infine si è saputo ieri che il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth “ha riorientato le forze armate statunitensi in modo da dare priorità alla dissuasione di un attacco a Taiwan da parte della Cina e al rafforzamento della difesa interna” accettando di “assumere dei rischi in Europa e in altre parti del mondo". Lo scrive il Washington Post citando un “memo interno segreto” che in alcune parti ricalcherebbe parola per parola il famigerato “Project 2025” pubblicato l'anno scorso dal think tank conservatore “Heritage Foundation”
“Il documento, noto come Interim National Defense Strategic Guidance e contrassegnato con la dicitura ‘secret/no foreign national’ nella maggior parte dei passaggi, è stato distribuito al Dipartimento della Difesa a metà marzo e firmato da Hegseth. Il documento delinea l'esecuzione della visione del presidente Donald Trump di prepararsi e vincere una potenziale guerra contro Pechino e difendere gli Stati Uniti dalle minacce nel ‘vicino estero’ tra cui la Groenlandia e il Canale di Panama”.
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