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Consiglio Sardegna – Sa Die de Sa Sardigna, parere positivo della Seconda Commissione al programma della Regione. Nuraghi, audizione dei rappresentanti dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”.

Cagliari, 1 Apr 2025 – Via libera della Seconda Commissione “Lavoro, Cultura e Formazione professionale” al programma per i festeggiamenti de Sa Die de Sa Sardigna 2025. Il parlamentino presieduto da Camilla Soru ha sentito in audizione l’assessora alla Cultura Ilaria Portas. «A disposizione ci sono 50mila euro del fondo ordinario per gli enti locali – ha spiegato Portas – a causa della mancata approvazione della manovra finanziaria non possiamo stanziare ulteriori risorse. Il programma prevede tre appuntamenti per ricordare i moti rivoluzionari del 1793 e alcune figure storiche che caratterizzarono quei fatti. Le risorse saranno così distribuite: 25mila euro al Comune di Cagliari per la rievocazione de “Sa dì de s’aciapa” con la cacciata dei piemontesi dal capoluogo, 15mila euro al Comune di Bono, paese d’origine di Giommaria Angioy e 10mila euro al Comune di Alghero per il ricordo di Vincenzo Sulis.

La Sardegna verso l’Unesco - La Commissione ha poi ricevuto i rappresentanti dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco” che hanno illustrato l’attività svolta nella preparazione di un dossier per il riconoscimento della civiltà nuragica nell’elenco dei beni immateriali tutelati dall’Unesco.

Il vicepresidente dell’associazione, Edoardo Balzarini, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla candidatura dei monumenti preistorici della Sardegna: «La nostra attività si è concentrata su due filoni – ha detto Balzarini – la catalogazione dei siti da inserire nel progetto da presentare all’Unesco e un’attività di divulgazione e informazione. Al dossier per la candidatura della civiltà nuragica tra i beni immateriali dell’Unesco hanno collaborato le Università di Cagliari e Sassari, il Crenos e il Crs4. La proposta è stata depositata al Ministero della Cultura». Il documento identifica 32 siti che, nel loro insieme, rappresentano la complessità del patrimonio archeologico e offrono all’esterno un’immagine unitaria della terra sarda. «Nel frattempo è partito un progetto pilota in quattro siti archeologici: Su Romanzesu di Bitti, il santuario di Santa Vittoria di Serri, il nuraghe Santu Antine di Torralba e il Nuraghe Majori di Tempio. L’obiettivo è capire quali sono gli interventi di infrastrutturazione necessari per migliorarne la fruibilità. Il progetto sarà esteso ai 32 siti inseriti nel dossier Unesco».

Il tesoriere dell’associazione, Sandra Tobia, ha invece illustrato alla Commissione l’attività di divulgazione svolta negli ultimi mesi con alcuni incontri tematici e il progetto “Master Junior” che ha coinvolto circa 200 ragazzi delle scuole medie. «Si tratta di un’iniziativa mandata avanti insieme all’Università di Cagliari – ha spiegato Tobia – i risultati sono molto interessanti. Prevista inoltre una summer school dedicata agli insegnanti».

Gian Franco Cocco, infine, ha sottolineato l’attività di coordinamento svolta dall’associazione: «Il nostro ruolo è quello di facilitare l’integrazione delle migliori competenze presenti in Sardegna per la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico. Non è un’operazione facile – ha spiegato Cocco – l’altro obiettivo è mettere in rete i vari siti coinvolgendo gli enti locali. Per far questo serve un aiuto da parte della Regione nell’opera di sensibilizzazione dei territori». La presidente della Commissione, Camilla Soru, ha assicurato pieno sostegno per un’azione nei confronti degli enti locali: «Siamo molto interessati alla vostra attività – ha detto Soru – apprezziamo in particolar modo il lavoro svolto nelle scuole per consentire ai più piccoli di conoscere meglio il patrimonio archeologico». Per questo motivo, la Commissione coinvolgerà l’associazione in occasione della discussione di alcuni progetti di legge, già depositati, per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Sardegna. Com

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