Siurgus Donigala (Su), 6 Apr 2025 – Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Siurgus Donigala, con il supporto dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Dolianova e dei colleghi delle Stazioni di Gesico e Suelli, nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, stante la fase attuale delle indagini preliminari, hanno arrestato un 22enne e un 34enne, entrambi disoccupati, già noti alle forze di polizia e residenti nel comune, gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata e lesioni personali.
L’operazione ha preso avvio nelle prime ore del mattino, quando al numero unico di emergenza 112 è giunta la segnalazione da parte di un uomo di 39 anni, residente a Mandas, che riferiva di essere stato aggredito e derubato poco prima lungo la Strada Provinciale 5.
Secondo quanto ricostruito dai militari nel corso delle indagini, la vittima, che aveva trascorso la serata in compagnia dei due arrestati tra i locali della zona, si era fermata ai bordi della carreggiata per un’esigenza fisiologica. In quel frangente, approfittando del suo evidente stato di alterazione alcolica, i due uomini lo avrebbero aggredito alle spalle: uno dei due lo avrebbe colpito con una bottiglia di birra alla testa, lasciandolo esanime sull’asfalto, mentre l’altro si sarebbe rapidamente impossessato della sua autovettura, una Renault Clio, dileguandosi.
Ripresi i sensi circa un’ora più tardi, l’uomo ha contattato i Carabinieri, che si sono immediatamente attivati, avviando le ricerche sia dei responsabili sia del veicolo sottratto. Infatti, l’attività investigativa, svolta con tempestività e accuratezza, si è sviluppata attraverso l’escussione di testimoni, il sopralluogo tecnico e la raccolta di elementi oggettivi sul luogo dell’aggressione. Le prove acquisite hanno permesso di ricostruire il quadro indiziario e di concentrare l’attenzione sui due indagati.
La vettura è stata rinvenuta nei pressi di Siurgus Donigala, parcheggiata nei pressi del nuraghe locale, chiusa a chiave. Le chiavi erano state abilmente occultate all’interno di una fessura in un muretto a secco, probabilmente per favorirne un successivo recupero senza destare sospetti.
Durante le successive perquisizioni domiciliari, in casa di uno dei due arrestati gli investigatori dell’Arma hanno rinvenuto un paio di scarpe ancora sporche di sangue e la bottiglia presumibilmente utilizzata per colpire la vittima. Nel medesimo domicilio è stata trovata anche una modica quantità di Marijuana (5 grammi), che l’interessato ha dichiarato essere per uso personale. Per tale ragione, sarà segnalato alla Prefettura di Cagliari quale assuntore di sostanze stupefacenti.
La vittima, trasportata all’ospedale Brotzu di Cagliari dal personale del 118, ha riportato ferite giudicate guaribili in alcuni giorni. Invece i giovani a arrestati sono stati condotti e rinchiusi in una cella della la Casa Circondariale di Ca-Uta dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che valuterà ora i provvedimenti da adottare nei loro confronti.
L’intervento, condotto con prontezza e determinazione, testimonia ancora una volta l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel garantire la sicurezza del territorio, anche nelle aree più periferiche, intervenendo con tempestività in difesa delle vittime di reati.
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