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Lunedì a Carbonia nella chiesa beata vergine addolorata (alle 19.30) e mercoledì a Iglesias nel Santuario Madonna delle Grazie (alle 20.30). È al debutto lo spettacolo Caras de Jesus.

Cagliari, 11 Apr 2025 - Teatro in un cammino tra fede, memoria e identità nel corso della Settimana Santa. Lunedì, 14 aprile, a Carbonia, nella chiesa Beata Vergine Addolorata (alle 19.30) e mercoledì, 16 aprile, a Iglesias, nel Santuario Madonna delle Grazie (alle 20.30) è al debutto lo spettacolo Caras de Jesus.

Frutto della collaborazione tra le compagnie Quinte Emotive e Antas Teatro, e il Coro Polifonico Laconese, la produzione teatrale con la regia di Giulio Landis e con la scrittura scenica in italiano di Fabrizio Carta è una rivisitazione scenica, poetica e musicale della Via Crucis, in sardo e italiano. L’opera intreccia teatro, musica e spiritualità per raccontare, con linguaggio contemporaneo, i volti del dolore e della rinascita. Accompagnati dal Coro Polifonico di Laconi in scena sei attori: Maria Cristina Pillola, Raimondo Mercurio, Roberta Lecca, Massimo Putzu, Matteo Guidarini, Fabrizio Carta.

“Caras de Jesus, in lingua sarda, i volti di Gesù, nasce da una suggestione: è una frase di Papa Vojtila: ‘Cristo è ovunque, è là, piccolo piccolo, nello sguardo di ogni persona che incontrerete’ – spiega il regista Giulio Landis - In questa azione scenica si intravedono molti Cristo: i Cristo donna, i Cristo operaio, i Cristo disabili. Un gruppo di viaggiatori, ognuno con la propria valigia, in un viaggio parallelo insieme a quello di Cristo. Questi camminatori sono la gente di oggi, Come i migranti, quelli che si muovono soprattutto attraverso la guerra. Sono fonti di cronaca abbastanza contemporanea. Da una parte c’è la ritualità sacra, religiosa, dall'altra c'è il percorso quasi laico, se non laico”.

“Il testo trae ispirazione da uno scritto di origine spagnola del ‘600 tradotto in sardo – sottolinea Fabrizio Carta - Si è lavorato su un linguaggio più moderno, per dare attualità a un significato millenario. La Via Crucis può essere letta non solo come il rito religioso, ma anche come un viaggio interiore, un cammino che ciascuno affronta a modo proprio, attraversando dolore, cadute, fede e speranza”.

L’ambientazione nelle chiese sulcitane, in particolare nel Santuario gotico barocco della Madonna delle Grazie si riallaccia al XVII secolo, quando il francescano sardo Salvatore Vitale Contini portò a Firenze la Via Crucis, una tradizione spagnola ispirata ai Vangeli. La Sardegna, allora sotto dominio iberico, fu ponte per la sua diffusione in tutta Italia.

Domani, sabato 12 aprile a Iglesias, alle 09.30 nella sala ExMa, in via Crocifisso, è in programma un matinée per i più giovani.

Lo spettacolo è finanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna, con il patrocinio gratuito dei Comuni di Carbonia e Iglesias. Com

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