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Oggi 21 Aprile, Pasquetta, l’ultimo addio Papa Francesco questa mattina alle ore 7,35. Mattarella: “Grave vuoto. Perso punto riferimento”.

Città del Vaticano, 21 Apr 2025 - Lo ha annunciato Sua Eminenza, il Card Farrell: “Carissimi fratelli e sorelle - le sue parole - con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.”

La giustizia sociale è stata una delle invocazioni ricorrenti del suo pontificato. Papa Francesco sarà ricordato per molte ragioni. La prima - apprezzata anche da molti non cattolici - è il forte accento sulla necessità di aiutare i poveri e i marginalizzati, promuovendo una Chiesa più vicina alle persone comuni. Anche il suo stile informale e accessibile, con il rifiuto di lussi e privilegi (ha sempre vissuto in albergo), ha rappresentato un cambiamento rispetto ai predecessori. Papa Francesco ha intrapreso importanti riforme all'interno della Curia Romana, cercando di rendere l'amministrazione vaticana più trasparente ed efficiente; e ha lavorato per migliorare i rapporti con altre religioni, promuovendo il dialogo. Ha saputo cogliere le inquietudini dei giovani, sottolineando l'importanza della cura per l'ambiente, incoraggiando la Chiesa e i fedeli a prendere misure per proteggere la Terra. Ha avuto molti nemici tra le file del clericalismo conservatore - in particolare nord-americano - e ha affrontato diverse crisi, inclusa la pandemia di Covid-19, dimostrando leadership e compassione. Resterà nella storia l'immagine di quella sera del 27 marzo 2020, con Papa Francesco solo nella piazza San Pietro deserta a pregare per la fine della pandemia.

L'annuncio della morte di Papa Francesco è stato dato nella Cappella di Casa Santa Marta dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. Accanto a lui il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Sostituto mons. Edgar Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie mons. Diego Ravelli.

Ieri, a Pasqua, l'ultima apparizione davanti a 35mila fedeli.

"La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell'umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

l padre del Papa, Mario Bergoglio, nacque a Torino nel 1908, ma in seguito la famiglia tornò ad Asti dove risiedette prima di emigrare per l'Argentina nel 1929. Papa Francesco nacque nel 1936 a Buenos Aires, ma non ha mai dimenticato le sue origini piemontesi e ha sempre mantenuto contatti con i parenti, alcuni dei quali risiedono ancora nella casa di Portacomaro e Torino. Nel 2015, in visita proprio nel capoluogo piemontese, si emoziona recitando una poesia in dialetto: "Rassa Nostrana" gli era stata insegnata dall'amata nonna Rosa. "I miei nonni abitavano a 50 metri dalla nostra casa. Passavo tutta la giornata con loro e parlavano solo dialetto. Potrei dire che la mia lingua madre è il piemontese", raccontò nel 2018 in un'intervista a TV2000. Nel 2022 il ritorno nella sua terra d'origine, in una visita dal sapore familiare: si recò ad Asti per incontrare i familiari in occasione del 90° compleanno di una sua cugina. "Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina e in queste terre, rese preziose da buoni prodotti del suolo e soprattutto dalla genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici", disse in quell'occasione durante la Messa nella Cattedrale di Asti. Infine, il saluto in dialetto: "A la fame propri piasi' encuntreve" ("Mi ha fatto piacere incontrarvi"). E l'augurio: "Ch'a staga bin! ("State bene!").

Papa Francesco "parlava per i poveri e gli oppressi". E' l'elogio del premier irlandese Micheal Martin per il pontefice, morto a 88 anni.

"Con la morte di Papa Francesco, la Chiesa perde un grande Papa, un pastore prudente e un coraggioso rinnovatore della missione della Chiesa. Con profondo dolore, ci inchiniamo davanti a un Papa che si è preoccupato di stare tra la gente e di raggiungere i margini della società". Così il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, il vescovo Georg Bätzing, sulla morte di Papa Francesco, scomparso oggi all'età di 88 anni. "Papa Francesco ha posto forti accenti nella Chiesa e ha inaugurato nuovi modi di vivere insieme. Le sue encicliche e lettere apostoliche, soprattutto dopo i coraggiosi e innovativi sinodi dei vescovi a Roma sui temi della famiglia, dei giovani e della regione amazzonica, continueranno a essere la nostra missione e il nostro impegno. Il cammino di una Chiesa sinodale da lui avviato è e rimane irreversibile con le due Assemblee generali del Sinodo mondiale del 2023 e del 2024", ha dichiarato Bätzing, aggiungendo che "in quest’ora di lutto e di congedo, siamo grati a un Papa che ci ha mostrato una fede viva e ci ha trasmesso una nuova consapevolezza della misericordia, anche nella Chiesa. Papa Francesco ha unito le persone fungendo da costruttore di ponti". "Con gratitudine salutiamo Papa Francesco, amico dell’umanità e pescatore di uomini", ha concluso il capo dei vescovi tedeschi.

Con la scomparsa di Papa Francesco si apre per la Chiesa Cattolica un periodo di "Sede vacante" iniziato con l'accertamento ufficiale del decesso da parte del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, che è la figura preposta all'amministrazione temporanea della Santa Sede durante questo periodo, si tratta del cardinale statunitense Kevin Farrell che si è recato presso il corpo del Papa defunto per riconoscerlo e constatare la morte (in teoria dovrebbe anche sigillare gli appartamenti privati, ma Francesco vivendo a Santa Marta non ne aveva). In passato, era consuetudine che il camerlengo chiamasse il Papa tre volte per nome prima di dichiararne ufficialmente la morte; oggi la verifica avviene secondo procedure mediche. Subito dopo, il camerlengo informa il cardinale decano e i cardinali, quindi tutta la Curia. Con la morte del Papa e la sede vacante il segretario di Stato, il cardinal Pietro Parolin, e tutti i capi dicastero, decadono dal loro ufficio, tranne il cardinale camerlengo e il penitenziere maggiore, cardinal Angelo De Donatis, che continua a esercitare le sue funzioni ordinarie. Il governo ordinario della Chiesa è sospeso, e vengono gestiti solo gli affari correnti. La guida temporanea spetta al Collegio dei Cardinali, che però non può introdurre innovazioni o prendere decisioni vincolanti per il futuro.

''Papa Francesco è stato in tutto e per tutto un uomo tra gli uomini. La comunità cattolica mondiale ricorda un leader che ha visto e chiamato in causa i bisogni del nostro tempo. Con la sua profonda sobrietà, il suo servizio e la sua umanità, Papa Francesco è stato un esempio per molti, compresi i non cattolici. Lo ricordiamo con profondo rispetto''. Così su 'X' il primo ministro olandese Dick Schoof.

"Piango la scomparsa di Papa Francesco. Il suo impegno per la pace, la giustizia sociale e i più vulnerabili lascia un'eredità profonda. Riposi in pace". Lo ha scritto su X il premier spagnolo Pedro Sanchez. Il ministro degli Esteri iberico, José Manuel Albares, ha rivolto le "più sentite condoglianze ai cattolici in Spagna e nel mondo", e ha definito Papa Francesco "un uomo di pace e di dialogo tra culture e religioni".

Tra le tante reazioni mondiali vi è anche quella del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Piero, Comandini, che in una nota dichiara: “La Sardegna intera piange addolorata la scomparsa di Papa Francesco. A nome del Consiglio regionale, e mio personale, esprimo viva commozione e profondo cordoglio per la morte del Pontefice”.

Il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, appresa la notizia arrivata dal Vaticano, ha ricordato con dolore la figura di uno dei Papi più amati della storia: “Papa Francesco è stato un punto di riferimento non solo per il popolo della Chiesa ma per tutte le persone fragili, disagiate, sofferenti che hanno visto in lui un fratello. Oggi scompare prima di tutto un uomo di grande valore che ha sempre lottato per la pace nel mondo e per sconfiggere le disuguaglianze. Ha lavorato fino all’ultimo giorno nonostante la malattia e, nelle sue ultime ore di vita, ha voluto incontrare i bambini, la gioia del suo pontificato. La Sardegna non lo dimenticherà mai”.

In segno di lutto le bandiere del palazzo del Consiglio regionale sono state esposte a mezz’asta.

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