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Un tavolo di lavoro per rilanciare l’affido familiare in Sardegna. Bartolazzi: “l’affido, una grande occasione di crescita sociale”. 

Cagliari, 23 Apr 2025 - Un tavolo di lavoro allargato per definire le nuove linee guida regionali sull’affidamento familiare dei minori. È questo il contenuto della delibera approvata oggi in Giunta e che mira a rilanciare l’istituto dell’affido in Sardegna attraverso un percorso concertato a carattere inter-istituzionale. Il tavolo sarà composto da rappresentanti della Regione, del coordinamento regionale dei PLUS, delle associazioni del terzo settore, di Anci, dell'Autorità giudiziaria, dell'Ufficio scolastico regionale, dei consultori, della garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, nonché degli ordini professionali degli assistenti sociali, degli psicologi e dei pedagogisti. 

Le ultime linee guida sull’affido in Sardegna sono state adottate nel 1999. Da allora, il sistema socioeconomico a livello regionale è profondamente mutato; nel tempo sono aumentati i minori affidati in struttura ed è diminuito l’affido in famiglia. “Per questo – spiega l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi –si rende necessario riformulare gli indirizzi generali delle politiche di settore, rilanciando l’istituto dell’affido familiare attraverso nuovi percorsi allargati che garantiscano la tutela del minore e che accompagnino la funzione genitoriale”.

“Altro aspetto fondamentale – prosegue Bartolazzi – è quello relativo all’informazione e alla sensibilizzazione indirizzata alla società civile, valorizzando il fatto che l’affido familiare può essere anche una grande occasione di crescita sociale”. 

L’aggiornamento delle linee guida si rende necessario anche alla luce dei più recenti interventi normativi di riferimento che hanno profondamente innovato la disciplina della vecchia legge 184, pilastro della materia risalente a 40 anni fa: “il generico diritto del minore ad una famiglia è stato integrato nel diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affidamento familiare”, spiega l’assessore. 

Fra gli obiettivi principali della delibera vi è dunque l’adeguamento delle linee guida regionali agli indirizzi delle leggi 173/2015, istitutiva del nuovo diritto alla continuità affettiva, e 206/2021, che ha operato una radicale riforma del rito previsto dal codice per minorenni e famiglie, nonché agli atti adottati a livello nazionale ed europeo, che hanno l’obiettivo di costruire un sistema equo ed omogeneo sull’affido. 

Il tavolo di lavoro interistituzionale dovrà dare indicazioni puntuali per regolamentare l’affidamento familiare nell’ambito della programmazione complessiva degli interventi a favore dei bambini e delle famiglie, fornendo, in particolare, indicazioni rispetto all’integrazione socio-sanitaria dei servizi ad esso collegati e alla dimensione territoriale e organizzativa ottimale per l’erogazione del servizio. Com

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