Kiev, 24 Apr 2025 – Nove morti e 63 feriti. Questo, secondo i servizi di emergenza, l'ultimo bilancio dell'attacco missilistico a Kiev. In un bilancio delle vittime che ha continuato a salire durante la notte, le autorità comprendono "nove persone uccise, 63 ferite, 42 delle quali ricoverate in ospedale, inclusi sei bambini", accusando la Russia di "aver lanciato un massiccio attacco su Kiev".
Le unità di difesa aerea sono entrate in azione stanotte nella capitale ucraina, Kiev, contro un attacco combinato di droni e missili russi. 21 persone sono state ferite dall'attacco.
Un bambino di 3 anni è stato ricoverato in ospedale, ha dichiarato il sindaco di Kiev Vitali Klitschko su Telegram, aggiungendo che sono in corso le operazioni di soccorso per recuperare le vittime rimaste intrappolate sotto le macerie. Sono segnalati incendi in edifici residenziali, ha detto Tkachenko, aggiungendo che sono stati colpiti anche automobili ed edifici commerciali. I paramedici di tutta la città stanno intervenendo sul posto, ha riferito Klitschko. Tkachenko ha descritto l'attacco come “la pace russa in tutto il suo splendore”.
Due bambini risultano dispersi sotto le macerie della loro abitazione nel quartiere Svyatoshyn di Kiev, il più colpito della capitale ucraina dai massicci e diffusi raid missilistici russi della scorsa notte che finora, secondo un bilancio ancora provvisorio, hanno fatto almeno 9 morti accertati e circa 70 feriti. Lo rende noto il ministro dell'Interno ucraino, Ihor Klymenko, che cita anche i servizi di soccorso, secondo quanto riferiscono Ukrinform e altri media ucraini.
Gli attacchi notturni russi, ha spiegato Klymenko, hanno colpito 13 punti di Kiev, ma anche le regioni di Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Poltava, Khmelnytsky, Sumy e Zaporizhzhia. Nell'oblast di Zhytomyr, nella parte nord-occidentale dell'Ucraina, è stata colpita un'unità del servizio di emergenza statale, intervenuta per spegnere un incendio scoppiato con un precedente raid, e un soccorritore di 39 anni è rimasto ferito, ha detto Klymenko.
"Penso che abbiamo un accordo con la Russia. Dobbiamo raggiungere un accordo con Zelensky". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump ai giornalisti nello Studio Ovale. "Pensavo che fosse più facile trattare con Zelensky. Finora è stato più difficile", ha aggiunto.
Rispondendo alla domanda se incontrerà Putin in Arabia Saudita, Trump ha detto: "È possibile, ma molto probabilmente no. Penso che lo incontrerò subito dopo".
E per rispondere a Trump Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto alle critiche di Donald Trump sulle sue dichiarazioni riguardanti la Crimea e ha ricordato le parole del Segretario di Stato Usa Mike Pompeo della sua prima amministrazione in merito al non riconoscimento dell'annessione russa. Lo scrive l'Ukrainska Pravda. Sui social media, Zelensky ha ricordato l'incontro tra i rappresentanti di Ucraina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania a Londra, aggiungendo che "oggi c'erano in gioco molte emozioni".
"Siamo grati ai nostri partner. L'Ucraina agirà sempre nel rispetto della sua Costituzione e siamo assolutamente certi che i nostri partner, in particolare gli Stati Uniti, agiranno in conformità con le loro ferme decisioni", ha aggiunto il capo dello Stato.
Al suo post su X, Zelensky ha allegato uno screenshot della Dichiarazione di Crimea, una nota del Segretario di Stato Mike Pompeo durante la prima amministrazione Trump nel 2018, che confermava il non riconoscimento dell'annessione della penisola da parte della Russia.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump rimproverato il leader ucraino Volodymyr Zelenskiy per aver affermato che l'Ucraina non avrebbe riconosciuto l'occupazione russa della Crimea, ma l’instabile presidente Usa non vuole dare solo la Crimea alla Russia ma tutti i territori occupati da questa, definendola una dichiarazione incendiaria che renderà più difficile raggiungere un accordo di pace con la Russia.
"Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - scrive Trump su Truth - si vanta sulla prima pagina del Wall Street Journal che 'l'Ucraina non riconoscerà legalmente l'occupazione della Crimea. Non c'è niente di cui parlare. Questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Barack Hussein Obama, e non è nemmeno un punto di discussione. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole, perché non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo? L'area ospita anche, da molti anni prima della 'consegna di Obama', importanti basi sottomarine russe". "Sono dichiarazioni incendiarie come quelle di Zelenskyy - prosegue - che rendono così difficile risolvere questa guerra. Non ha nulla di cui vantarsi! La situazione per l'Ucraina è disastrosa: può ottenere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l'intero Paese". "Non ho nulla a che fare con la Russia - assicura - ma ho molto a che fare con la volontà di salvare, in media, cinquemila soldati russi e ucraini a settimana, che muoiono senza motivo. Siamo molto vicini a un accordo, ma l'uomo 'senza carte da giocare' dovrebbe ora, finalmente, farlo. Non vedo l'ora di poter aiutare l'Ucraina e la Russia a uscire da questo caos totale, che non sarebbe mai iniziato se fossi stato Presidente! E nessuno lo vuole!".
Il Telegraph ha pubblicato i sette punti del piano di pace Usa che la Casa Bianca avrebbe presentato all'Ucraina e che questa avrebbe respinto, da cui l'annullamento dei colloqui a livello di ministri degli Esteri ieri a Londra.
Rinuncia dell'Ucraina alla Crimea: l'Ucraina dovrebbe rinunciare ufficialmente a ogni rivendicazione su Crimea, che resterebbe sotto controllo russo.
Cessazione delle ostilità: entrambe le parti cesserebbero le azioni militari lungo la linea del fronte attuale, congelando di fatto il conflitto.
Revoca delle sanzioni Usa alla Russia: gli Stati Uniti annullerebbero tutte le sanzioni economiche imposte a Mosca, in cambio del rispetto del piano.
Controllo Usa sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia: il controllo dell'impianto verrebbe trasferito agli Stati Uniti, con una cooperazione energetica trilaterale (USA-Russia-Ucraina).
Negoziati diretti senza garanzie di sicurezza: si prevede l'avvio di negoziati diretti tra Kiev e Mosca, senza alcuna garanzia di sicurezza da parte di terzi o alleanze.
Rinuncia alla Nato, ma via libera a ingresso nell'UE: l'Ucraina dovrebbe rinunciare all'adesione alla Nato, ma sarebbe libera di entrare nell'Unione Europea.
Accordo sulle risorse minerarie: le parti firmerebbero un accordo di cooperazione sui minerali strategici, con partecipazione americana.
Praticamente l’amministrazione Usa è pronta ad accontentare Putin su ogni fronte e fruttare con la nazione soggiogata dal criminale di guerra, sia partecipe con gli affari americani nello sfruttamento delle ricche risorse Ucraine.
Nel frattempo a questo piano l'Ucraina è pronta a negoziare ma non ad arrendersi, ha detto mercoledì il vice primo ministro ucraino Yuliia Svyrydenko, mentre emergevano dai media i dettagli di una proposta statunitense per un accordo che avrebbe visto l'Ucraina cedere quasi tutti i territori attualmente occupati dalla Russia. "Non ci sarà alcun accordo che fornisca alla Russia le basi più solide di cui ha bisogno per riorganizzarsi e tornare con maggiore violenza", ha scritto Svyrydenko su X.
"Un cessate il fuoco completo - a terra, in aria e in mare - è il primo passo necessario", ha detto, aggiungendo che se Mosca avesse invece optato per una pausa limitata, Kiev avrebbe risposto a sua volta.
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